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Ecco l'apparecchio appena
arrivato in laboratorio, si tratta di un Telefunken Concertino
8. Di questa serie (Concertino) ne esistevano diversi modelli,
il suffisso"8" indica quello al top della gamma, dotato
di 4 altoparlanti di cui due woofer di grosse dimensioni. Come
si puo' vedere dal dettaglio della foto (cliccandoci sopra)
la quantita' di sporcizia (non polvere... magari..) e' davvero
imponente. Il restauro infatti e' stato abbastanza impegnativo,
sopratutto per la pulizia della parte elettronica/meccanica
dove diversi comandi erano completamente bloccati.
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Vista interna del ricevitore appena tolto
il pannello posteriore. Impossibile non rimanere stupiti dalle
dimensioni dei due altoparlanti (woofer) posti davanti, piu'
i due piccoli tweeter per i toni alti posti lateralmente all'apparecchio.
Tutti gli altoparlanti sono in parallelo, due a due, con interposto
un filtro cross-over realizzato direttamente sopra il grosso
trasformatore d'uscita. Si tratta di un telaio piuttosto complesso,
cablato in maniera impeccabile (basta guardare i fili colorati
avvolti gialli e rossi) dove addirittura tutto lo stadio discriminatore
rivelatore AM/FM e' racchiuso dentro un condenitore in alluminio.
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Ecco come si presentava
il telaio appena estratto dal mobile, ovunque sporcizia, grasso
(sara' stato tenuto per anni in una cucina?) e polvere, ma apparentemente
tutto intatto, ovvero senza segni di manomissioni, cosa non
da poco. E' importante infatti prima di acquistare un
qualsiasi apparecchio verificare che non sia stato manomesso,
modificato o altro da qualcuno prima di noi. Alcuni pseudo riparatori-tecnici
infatti arrivavano, sopratutto in apparecchi piu' anziani di
questo, a fare modifiche definiamo.. ARDITE, modificando
anche pesantemente lo schema elettrico originale. Per non parlare
poi delle valvole messe dentro "A CASACCIO"
solo per riempipre.. lo zoccolo vuoto !
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.Ecco il
mobile ripreso durante le sue fasi di smontaggio completo. Per
effettuare un restauro ben fatto e' importante infatti togliere
QUALSIASI componente che non sia di legno, comprese le noiosissime
(poi da rimettere) rifiniture dorate. In seguito saranno pulite
con del polish per farle tornare a brillare, facendo
attenzione a non piegarle troppo altrimenti si danneggiano.
La freccia indica il particolare di smontaggio della finitura
ai bordi dell'apparecchio, tutta di un pezzo. Lateralmente i
copri altoparlanti di plastica (tenuti con della colla mostruosa
da togliere) sono gia' stati rimossi. Al termine il mobile sara'
pronto per essere sverniciato con i prodotti appositi.
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Per rendere meglio l'idea
delle condizioni... immonde in cui ho trovato questo apparecchio
qui a lato si vede un dettaglio del suo frontale. La meccanica
degli ultimi due tasti a destra dell'equalizzatore inoltre era
rotta e mancavano dei pezzi, che sono stati ricostruiti, non
vi dico con quanta pazienza. In questi acquisti ci vuole un
po' di "occhio" per capire subito se l'apparecchio
e' recuperabile, verificando sopratutto lo stato della scala
parlante (in vetro), uno dei componenti piu' delicati di tutto
l'insieme.
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Vista ingrandita della pulsantiera, detta
anche a "denti di cavallo" vista la sua forma. Presente
in praticamente tutti gli apparecchi multibanda costruiti dopo
gli anni '50 in questo ricevitore come si puo' vedere era davvero
conciata maluccio. Solo la pulizia per la rimozione della sporcizia
ha portato via un paio d'ore, poi altrettante ne sono occorse
per la riparazione dei due tasti che, fortunatamente anche se
rotti, non sono andati persi negli anni. La pulizia e' stata
effettuata spruzzando sui tasti un prodotto sgrassante e lasciandolo
agire per 10 minuti, poi una passata di acqua, una asciugatura
con aria compressa e quindi la riparazione vera e propria. Al
termine un po' di lubrificante CRC ha reso alla tastiera
la sua originale morbidezza e funzionalita'.
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NOTA:
In alcuni casi certi prodotti di pulizia troppo aggressivi SCIOLGONO
LA PLASTICA O LE SCRITTE, quindi onde evitare disastri consiglio
sempre di fare delle piccole prove in parti poco visibili...Uomo
avvisato...
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Vista dei poderosi altoparlanti (2 woofer
+ 2 tweeter) presenti all'interno di questo Concertino 8. I
due piu' piccoli sono i tweeter per le note acute posti lateralmente
all'apparecchio. Fisicamente i due gruppi di altoparlanti (dell'impedenza
di circa 5 ohm ciascuno) sono posti in parallelo e pilotati
dalla EL84. Il volume di ascolto e' buono, particolarmente la
presenza dei toni bassi, molto caldi, tipici della amplificazione
a valvole ed esaltati dalla posizione "BASS" presente
sull'equalizzatore dei toni.
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Ecco alcuni dei componenti stesi ad ....
asciugare al sole dopo avere ricevuto un abbondante lavata con
acqua e sapone. Il sistema migliore per pulire tutti questi
particolari, siano essi di plastica piuttosto che bakellite
e' infatti quello di usare acqua e sapone (ovviamente liquido..)
ed una piccola spazzolina, utilissima inoltre per rimuovere
sporcizia da manopole o fregi.
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In questa immagine si
puo' vedere come sono stato costretto addirittura a smontare
tutto il condensatore variabile delle onde lunghe-medie-corte
per pulirne 'accoppiamento, reso bloccato dalla sporcizia. Il
condensatore era infatti completamente GRIPPATO e ruotando la
manopola di sintonia si rischiava di rompere la cordina. Consiglio
quindi di evitare SEMPRE di sforzare a ruotare allo spasimo
la manopola se vediamo che e' troppo dura, come pure evitare
di sforzarla quando l'indice e' arrivato a fondo scala. Per
la cronaca ci sono apparecchi con il sistema di funicelle e
cordine cosi' complesso dove per risistemare i vari percorsi
del filo possono volerci anche varie ore di lavoro !! Se
qualcosa non si muove bene ergo evitare inutili nonche' dannosi
accanimenti..
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Come in ogni ricevitore tedesco di un
certo livello che si rispetti all'interno si trova quasi sempre
lo schema elettrico, INDISPENSABILE o quanto meno utilissimo
durante le fasi di riparazione/taratura della parte elettronica.
Anche in questo caso lo schema e' scaricabile liberamente QUI.
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Al termine delle varie
pulizie e riparazioni ecco come si presenta questo imponente
chassis prima di essere rimesso nel suo mobile. Ogni singolo
componente esterno e' stato pulito singolarmente, la
scala parlante e' tornata praticamente nuova come pure la famosa
tastiera "a denti di cavallo".
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Vista posteriore dello chassis. Notare
le numerose prese per collegamenti tipo fono - registratore
- altoparlanti esterni... Inoltre tutta la parte discriminatore
MF-rivelatore AM e' racchiusa all'interno del contenitore di
alluminio, questo per eliminare ogni fonte di disturbo. In alto
sul lato sinistro la bacchetta che si vede e' l'antenna interna
in ferrite, orientabile a piacere per meglio sintonizzare le
emittenti (vedi dopo)
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Ecco la parte inferiore
dello chassis, la grossa campana nera che si vede sul lato destro
e' il VOLANO per la manopola di sintonia delle onde lunghe/medie/corte,
cosi' da dare durantre la rotazione una sensazione di fluidita'
e rendendo meglio sintonizzabili le emittenti. Per il resto
si puo' notare il discreto numero di componenti, un cablaggio
abbastanza ordinato ed in basso i due condensatori elettrolitici
(quello blu e l'altro nero) che ho sostituito, COME SEMPRE
anche in questo ricevitore.
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Vista dello chassis dall'alto, e' possibile
notare la parte di convertitore FM equipaggiato con la classicissima
ECC85. La basetta in alto a sinistra che ospita alcuni condensatori
cela il trasformatore di uscita per EL84, abbastanza grande
e ruotato rispetto al trasformatore di alimentazione (estremo
alto a sinistra) per evitare di captarne i disturbi emessi.
La EL84 e' un pentodo di potenza piuttosto potente, in questa
configurazione (classe A) riesce a generare anche potenze di
quasi 10W, che non sono pochi. La potenza massima che
riesce a dissipare puo' arrivare a 15 watt circa.
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Dettaglio del ponte raddrizzatore
marca AEG impiegato in questo ricevitore. Molto in voga in quegli
anni questo tipo di rettificatori (4 diodi montati a ponte di
graetz) sostituivano egregiamente le valvole raddrizzatrici
(tipo 5Y3 o simili). Personalmente preferisco sempre cambiarli
e sostituirli con un ponte realizzato con diodi recenti, altrimenti
il rischio di guasti a breve tempo potrebbe sempre essere possibile.
I raddrizzatori al SELENIO poi avevano la pessima abitudine
invecchiando di.. bruciarsi o addirittura incendiarsi provocando
nella migliore delle ipotesi un puzzo mostruoso in tutta la
casa..
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Ecco la basetta millefori sulla quale
ho montato i 4 nuovi diodi per l'alimentazione del ricevitore.
Il tutto e' stato realizzato deturpando il meno possibile l'originalita'
dell'apparecchio, lasciando il vecchio componente al suo posto,
ovviamente con i fili staccati. Come in ogni restauro anche
i condensatori elettrolitici posti a valle del raddrizzatore
sono stati messo nuovi, lasciando l'originale (a vista sul telaio)
al suo posto.
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Vista dell'antenna interna
in FERRITE dell'apparecchio, utilizzata per riuscire
a sintonizzarsi meglio sulle emittenti in onde lunghe, medie
e corte. Anziche' ruotare.. tutto l'apparecchio con questo sistema
era possibile avvalendosi di questo tipo di antenna direttiva
aumentare la sensibilita' del ricevitore per quella emittente.
Era presente in quasi tutti gli apparecchi "top" della
gamma costruiti intorno agli anni '60 dall'industria tedesca.
(Per elencarne solo alcuni: Grundig, Saba, Nordmende, Graetz)
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Dettaglio della rappresentazione "grafica" dei controlli
di tono "BASSI" (tiefen) dove ruotando la relativa
rotellina si poteva vedere nella scala musicale apparire o meno
le note in funzione della regolazione. La parte dei toni "ACUTI",
simmetrica sulla scala parlante rispetto a questa, riporta anziche'
la chiave di basso la chiave di violino. Anche questo un "must"
per gli apparecchi tedeschi di quegli anni, dove sia l'acustica
che l'aspetto estetico erano molto curati.
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Dettaglio della finestra
sulla scala parlante dove tramite la manopola si puo' vedere
l'orientamento della antenna interna in ferrite. Nella ultima
posizione uno scatto esclude l'antenna interna e collega automaticamente
l'ingresso del ricevitore alla presa esterna, dove poteva venire
attaccato il classico filo.
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Suggestiva vista "notturna"
della bellissima scala parlante di questo ricevitore, praticamente
perfetta in ogni sua parte. Notare nel dettaglio una raffinatezza
tecnica, il tasto di "BANDBREITE" in pratica un allargatore
di banda nelle medie frequenze, utile per sintonizzare certe
emittenti locali sian in AM che FM.
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Ed ecco, dopo tanto lavoro,
il ricevitore a restauro ultimato, praticamente irriconoscibile
rispetto al suo arrivo il laboratorio.
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